Oltre cinquanta sono le opere esposte, provenienti perlopiù dal museo Kröller-Müller di Otterlo, dal Van Gogh Museum di Amsterdam, dal Museo Soumaya-Fundación Carlos Slim di Città del Messico e dal Centraal Museum di Utrecht, tutte incentrate sul rapporto tra la vita dell’uomo e i cicli della terra e della natura, come nutrimento per il corpo e per lo spirito.
La rassegna, a cura di Kathleen Adler e allestita dall’architetto giapponese Kengo Kuma, declina infatti l’opera di Van Gogh sul tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, con particolare attenzione ai paesaggi rurali e al mondo contadino di un tempo, la cui vita strettamente immersa nella natura è motivo di fascino tutt’oggi.
Un’occasione davvero unica per ammirare dal vivo autentici capolavori dell’artista che ritraggono la fatica del lavoro nei campi e la bellezza della natura, come in “Contadini che piantano patate”, “Paesaggio con covoni di grano e luna che sorge” e “La vigna verde”. Non mancano, poi, i celebri ritratti come “L’autoritratto del 1887” e “il Ritratto di Joseph Roulin” del 1889.
Da non perdere la possibilità di visite guidate anche per le famiglie con bambini piccoli: grazie al percorso “I colori dei mestieri”, oltre ad ammirare i tanti dipinti dell’artista che ritraggono lo svolgersi di diversi mestieri, anche i più giovani potranno riflettere sul valore del lavoro per la dignità della persona e la trasformazione ordinata del creato.